“Territorio Italiano”, curated by G. Di Pietrantonio, Room 402, Hotel Palace, Bologna, 1993-95
Opera per camera da letto
L’opera è una lastra quadrata di vetro, dipinta sul retro con un pigmento fosforescente, installata nella stanza numero 402 dell’Hotel Palace di Bologna. Nel momento in cui l’occupante della stanza spegne la luce, il cristallo si illumina.
“L’opera riesce a compiersi solo nel momento in cui instaura un rapporto di complicità, denso di aspettativa, intimo, amoroso con chi la vive e sta per andare a dormire – afferma l’artista. Parlo di rapporto amoroso perché ha quasi a che fare con la clandestinità, con un rendez-vous tra due amanti in una stanza d’albergo.” Qui l’artisticità dell’opera infatti non è data dal contesto ma dal ruolo giocato dallo spettatore, il cui sguardo carica di “auraticità” ciò che guarda: “credo che l’opera esista solo nello sguardo di chi la osserva, nell’incontro unico e speciale tra l’opera e lo spettatore – continua l’artista – è proprio in questa tensione che viene a crearsi il presupposto affinché l’arte esista e prenda forma.” [Guido Molinari, “Alberto Garutti: Andare verso”, in Flash Art, giugno 2008]
Opere future dell’artista come Che cosa succede nelle stanze quando gli uomini se ne vanno? (presentata in diversi contesti tra il 2001 e il 2023) ricorreranno a un linguaggio affine a quello di Opera per camera da letto, nel solco di quella riflessione emblematica del discorso dell’artista sulla responsabilità dello spettatore nell’andare incontro all’opera.