1993-2018
Moquette
L’opera è costituita da numerosi strati di moquette di velluto rosso, ritagliati secondo la sagoma definita dallo spazio vuoto tra gli arredi del soggiorno dell’abitazione dell’artista. Moquette: Stanza di soggiorno affronta il tema dello spazio vuoto e delle potenzialità che esso sottintende: “Vedo nel vuoto ‘il farsi pieno dell’opera – ha scritto l’artista – perché nella domanda, che è sospensione e attesa, è contenuta la spinta etica necessaria all’arte.” “Il vuoto – continua – è una dimensione interrogativa dell’esistente, delimita il mio essere alla sfera di certi problemi che sono perciò anche un pratico e deliberato indirizzo di vita, poiché relativi all’idea del cercare etico dell’esperienza privata ed esistenziale. Il vuoto è anche un’esperienza privata che necessita di un rapporto più vicino, intimo con le cose.” [Rita Selvaggio (ed.), “Alberto Garutti”, Casa Masaccio, 1997, p. 36] Moquette: Stanza di soggiorno appartiene a un gruppo di opere che affrontano il tema dell’esperienza privata – opere come Misure di mobili, Cristallo rosso e Specchi forati, che insieme a Moquette e Dedicato agli inquilini che abitano al di là del muro sono state esposte nella mostra personale dell’artista presso Casa Masaccio, a San Giovanni Valdarno (AR), nel 1996. Qui il vuoto è visto come momento di catarsi dell’intimità dell’abitazione. Così, l’atto di misurare e ricalcare uno spazio diventa una modalità per prendere coscienza di quel luogo e stabilire un rapporto privilegiato con quello. L’utilizzo della moquette, quale materiale in grado di “assorbire” il segno di un vissuto, permette all’opera di rimanere sospesa tra scientificità e soggettività, tra la restituzione analitica di uno spazio e il racconto personale di un luogo.