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Concorso Internazionale per le Tre Soglie a Ca’ Corniani. Committenza: Generali Italia – Genagricola spa. Ideazione e curatela paesaggistica Andreas Kipar; curatela artistica Elena Tettamanti e Antonella Soldaini. Ca’ Corniani, Caorle (VE), 2017-2019

I cavalli e i cani qui ritratti vivono nel podere e sono i custodi di questo paesaggio. L’opera è dedicata a loro e alle persone che passando di qui vedranno questi campi coltivati come un grande giardino

I cinque ritratti scultorei in resina acrilica e polvere bianca di marmo sono allineati lungo le acque di uno dei rami del canale “Livenza Morta”, al confine dell’area agricola di Ca’ Corniani.

Concepite su cinque grandi basi dello stesso identico materiale dei corpi scultorei – sulle quali è incisa la didascalia – le opere risplendono bianche alla luce naturale del sole a costituire un’enfilade di figure che si allunga perpendicolare a uno dei passaggi ciclabili dell’area, dopo il ponte verso Caorle.

Le sculture sono i ritratti esatti dei cavalli e dei cani di proprietà di un agricoltore che vive e lavora in quello stesso podere oggi. Algidi e quasi classici, gli animali osservano la campagna: riecheggiano nella loro disposizione gli allineamenti di sculture nel paesaggio della tradizione delle ville venete cinquecentesche.

Queste figure animali sulla Soglia, silenziose custodi della bellezza agricola che le circonda, sono da un lato un altro monumento al presente di Ca’ Corniani – gli animali veri che oggi abitano, lavorano e appartengono ai contadini, a questa terra e alla sua vita biologica e produttiva – e dall’altro icona e manifesto di un approccio, di un’attitudine allo sguardo sulla natura coltivata come risorsa estetica e culturale.

L’agricoltura è un giardino di bellezza, gli animali che la vivono ne sono custodi e abitanti.

L’opera parla la lingua della campagna e della sua comunità, produce un racconto e un gossip positivo tra la gente. Ritrae la realtà della vita e la sua verità. Muove “verso” gli spettatori, gli abitanti del luogo e i visitatori. Attraverso un gioco sottile di riflessi e assonanze tra passato e presente, appare come una scena nuova lungo le geometrie dei campi coltivati.

Una visione classica e ambiguamente spiazzante di figure bianche lungo i prati e le linee d’acqua del territorio: una galleria di ritratti animali nel paesaggio agricolo di Ca’ Corniani.