Altre voci, altre stanze/Other voices, other rooms a cura di Cloe Piccoli Magazzino d’Arte Moderna, Roma 2004
Dedicato agli abitanti di Via dei Prefetti 17
L’opera consiste nella riattivazione dell’antica fontana nel cortile dell’edificio di via dei Prefetti 17, sede della galleria Magazzino d’Arte Moderna, attraverso la ricostruzione dei percorsi del sistema idrico del palazzo. L’artista ha interpretato le tubazioni come una sistema venoso, che sviluppandosi dalle cantine alle terrazze e attraverso i singoli appartamenti, apporta nutrimento a quel grande organismo che è l’edificio: esso è infatti il protagonista dell’intervento, insieme alle suggestioni storiche che lo animano (la leggenda narra che nella fontana si abbeverasse la Lupa…), alla sua architettura, e agli individui che vi abitano. L’opera nasce dalla vocazione dell’artista di “essere al servizio” della comunità con la quale entra in contatto. Così essa si sviluppava nelle sale espositive della gallerie tramite disegni e installazioni, ma parallelamente implicava un’intervento pubblico, il ripristino della fontana appunto, inteso come un dono dell’artista agli abitanti: l’opera pubblica “entrava” in uno spazio che spesso gli è estraneo, quello della galleria. “Esplorare la realtà della vita, aderire a essa è il punto di partenza di ogni mio lavoro; mentre l’esito dell’opera è invece la moltiplicazione della realtà. Proprio per questo motivo i miei progetti hanno luogo in più contesti contemporaneamente, la vita quotidiana come il sistema dell’arte… Le mie opere vengono usate e vissute, si modificano e consumano, sono lavori sempre coniugati al presente.” [Stefano Boeri, Alberto Garutti, Hans Ulrich Obrist, in Tre tentativi per un catalogo ragionato dell’opera di Alberto Garutti, Kaleidoscope Press, Milano, 2010, p. 14] L’acqua, un semplice elemento quotidiano, tuttavia carico di un vitalismo unico, diventa un mezzo tramite cui raccontare un sistema di relazioni umane, di cui la fontana, quale elemento più visibile di quel groviglio che è il sistema idrico dell’edificio, si fa perno ed emblema.