Campionario é una serie di stampe digitali, ognuna della quali rappresenta una linea che corrispondente alla lunghezza di determinati percorsi compiuti dall’artista tra due luoghi di alcune città. Sulla cornice delle stampe è incisa una frase che indica il punto di partenza e quello di arrivo e la distanza che li separa. La serie è accompagnata dal testo: “Ognuna di queste opere è generata da una linea unica e ininterrotta che misura la distanza esatta tra alcuni luoghi, persone, istituzioni politiche, culturali ed economiche della città. Queste opere appartengono a un catalogo di altre immagini, realizzabili su misura e adattabili a infinite persone, committenti e città.”

L’opera è progettata come se fosse un campionario di disegni che possono essere realizzati ad hoc, a seconda dei desideri di coloro che li richiedono all’artista. Ogni disegno definisce quindi un legame – tra persone, istituzioni, enti – nel quale il suo committente ha un ruolo cruciale, laddove egli rappresenta il vero “iniziatore” dell’opera. “Considero il committente non solo colui che ti offre la possibilità di realizzare un’opera – afferma l’artista – ma anche un polo dialettico fondamentale per la sua ideazione. I vincoli, i limiti mi interessano perché contengono delle sfide che spesso sono motivo di sperimentazioni e avanzamenti.” [Barbara Casavecchia e Viktor Misiano, All’aperto. Alberto Garutti, Silvana Editoriale, Milano, 2009]

Campionario é un’opera che riflette sulle dinamiche di potere che si innescano nella produzione artistica. Conferendo una valenza estetica alla rappresentazione di una distanza – spesso quella che intercorre tra lo spazio espositivo e altri luoghi che hanno una particolare rilevanza nel contesto della stessa città – l’artista mette in discussione la “sincerità” del gesto creativo, inquadrandolo invece in un quadro di relazioni complesso, quale appunto il sistema dell’arte.